Apello Internazionale di Solidarietà con i compagni in Grecia
In Grecia,
come in Italia, la pandemia mette alla prova le tolleranze della società,
rivelando allo stesso tempo le carenze e i disastri sociali creati della
costruzione europea. Ilsistema sanitario pubblico, degradato e colpito dalle
politiche antipopolari dell’ Unione Europea, continuaad essere sottofinanziato,
come tutte le infrastrutture pubbliche. Gli unici strumenti dello stato per
affrontare la pandemia, che diventa sempre piu forte, sono il coprifuoco e i
restrizioni delle libertà. Con il pretesto della pandemia, il governo greco
attacca i diritti dei lavoratori e i diritti sociali, minacciando inoltre
chiunque reagisca, violando i diritti democratici e le libertà costituzionali.
Il governo
ha impostato una delle multe più alte in Europa (300€ ed è in corso l’aumento a
500€), cercando di imporre la legge del silenzio. In un Paese dove il salario
minimo ammonta a 546€ e la disoccupazione ha raggiunto il livello di circa il
20%, le pratiche terroristiche e le intimidazioni contro tutti coloro che
lottano per giustizia sociale prendono la forma, tra l’altro, dello sterminio
economico, poiché la multa costa tanto quanto un salario mensile per I poveri e
i lavoratori del Paese.
Inoltre, le
decisioni che si sono susseguite, da parte del capo della polizia greca,
approfittando della recente legge sulle manifestazioni, vietano alle
collettività e ai movimenti di esprimere la loro opposizione, poiché le
manifestazioni sono vietate, mentre i partecipanti, oltre alla denigrazione
attraverso i media e all'estrema repressione e violenza, si devono anche
confrontare con le esorbitanti ammende loro imposte.
Infatti,
alla vigilia del 17 Novembre, giorno in cui si ricorda in Grecia la rivolta
degli studenti del 1973, che ha dato luogo alla caduta della dittatura, il
governo greco, con decisione del capo della polizia, ha proibito le
concentrazioni e le adunanze tra più di tre persone. Di conseguenza, le città
del nostro Paese si sono gremite di forze di polizia antisommossa.
Tuttavia, i
movimenti, onorando concretamente le lotte degli studenti di 50 anni fa, hanno
manifestato nelle grandi città del Paese al motto di “Pane – Salute –
Istruzione – Libertà”. A Salonicco, la manifestazione è iniziata tenendo le
distanze previste e tutte le misure di protezione sanitaria, ma, dopo pochi
minuti, le forze di polizia antisommossa hanno formato un cerchio compatto
intorno ai manifestanti,spingendo la folla radunata ad ammassarsi, senza via
d’uscita, in una operazione terroristica senza precedenti che è durata due ore.
Sono state inflitte 94 ammende di 300€, denunciati 28 manifestanti earrestati
6. Addirittura, per la prima volta, è stato applicato il provvedimento della
nuova legge per l’abolizione delle manifestazioni, che definisce
arbitrariamente un manifestante specific “organizzatore di manifestazione”, a
cui è stata inflitta una multa di 3.000€ e sta affrontando un processo con
l’accusa di "incitamento alla disobbedienza".
Lo Stato
continua, in ogni occasione, a imporre divieti e multe insopportabili,
nonostante il rispetto dei protocolli sanitari, a chi osa sfidare il governo
greco e le leggi che mette in atto. Nonostante le avversità, il popolo dei
movimenti nel Paese non si è fatto e non si fa intimidire da minacce e multe. I
suggerimenti ipocriti di tutti coloro che hanno distrutto lo Stato Sociale e le
Strutture Sanitarie del Paese, e che sono i veri responsabili delle sofferenze
del nostro popolo, non possono ingannarci. Il nostro impegno per la salute e la
vita del Popolo è dimostrato quotidianamente dalle nostre lotte per una società
giusta.
Nell’
ambito della contestazione del principio più fondamentale della democrazia, il
diritto alla libertà d'associazione, è stata costituita la nostra iniziativa
per il sostegno politico, legale ed economico dei manifestanti. Esortiamo tutti
gli organismi e le organizzazioni del moviment e ogni cittadino democratico
d'Europa a sostenere la nostra iniziativa con la loro solidarietà concreta. Ci
rifiutiamo di pagare le multe illegali e riscuotiamo l'importo di denaro
richiesto per le spese processuali per la loro cancellazione.
Per non far
passare il divieto di manifestazioni in Grecia e per poter fornire una
copertura economica a ogni combattente che scenderà in piazza. La solidarietà
vincerà. La paura non avrà la meglio: la Solidarietà la sconfiggerà.
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